Personalità di Basilea

Basilea ha una levatura mondiale: nell'istruzione e nella scienza, nell'economia e nella cultura, la città svizzera aperta sul mondo svolge un ruolo da serie A. Nel corso della storia, ha sempre dato i natali a talenti e a geni straordinari. Numerose personalità estere si sono sentite attratte dalla sua posizione di confine e dallo spirito aperto sul mondo e hanno contributo a un clima d’innovazione e creatività.

Una città per gente di carattere

Sono le persone che vivono a Basilea a costituirne l'essenza. La città è stata costantemente caratterizzata dalla presenza di personalità famose. Basilea è conosciuta in tutto il mondo per aver dato i natali alla star del tennis Roger Federer. Friedrich Nietzsche ha insegnato all'università di Basilea e Hermann Hesse ha scritto qui «Il lupo della steppa». Evidentemente la città offre un contesto che ispira e crea le condizioni ideali a riflettere, ricercare, sviluppare e creare.

Qui i talenti trovano tutto quello di cui hanno bisogno per ricercare: un'università di eccellenza, le infrastrutture necessarie e la vicinanza con l'economia. I risultati della ricerca innovativa possono così essere sfruttati celermente dall'industria.

Anche gli artisti trovano a Basilea un terreno fertile: centri ambiti di formazione, numerosi spazi di esposizioni e concerti e istituzioni che sostengono i progetti artistici. Una peculiarità di Basilea è la lunga tradizione del mecenatismo, che consente costantemente di realizzare progetti straordinari.

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Bonifacius Amerbach

Collezionista appassionato

*1495, †1562: Bonifacius Amerbach è stato un rettore universitario, un giurista e un compositore. E ha dato avvio alla collezione che avrebbe reso famosa la sua famiglia: suo figlio Basilius ha fondato in seguito il gabinetto Amerbach. Da questo gabinetto d'arte e di curiosità si è sviluppato il primo museo pubblico d'Europa; costituisce la pietra fondante delle collezioni e dei musei di Basilea. Tra gli amici di Amerbach si annoveravano Hans Holbein il Giovane ed Erasmo da Rotterdam. Quest'ultimo l'ha eletto principale erede, per tale motivo una grande parte del lascito di Erasmo è rimasto a Basilea.

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Silvia Arber

Cuore e mente per la ricerca sul cervello

*1968: come collaborano muscoli, nervi e cervello? È questo il quesito che ha affrontato la neurobiologa Silvia Arber, mostrando come la rete di cellule nervose coordina i movimenti nel cervello, nel tronco cerebrale e nel midollo spinale. Silvia Arber è una delle biologhe di maggior successo della Svizzera e, per il suo eccezionale lavoro, ha ottenuto più volte rinomati premi, tra cui il premio per la scienza della città di Basilea o il prestigioso premio Otto Naegeli. Silvia Arber è figlia del microbiologo e genetico Werner Arber che ha ottenuto il Premio Nobel nel 1978. Ha studiato biologia al Biozentrum di Basilea e ha quindi conseguito il dottorato al Friedrich Miescher Institute for Biomedical Research (FMI). A 32 anni era già docente al Biozentrum di Basilea e all'FMI, dove ancora oggi presta la sua attività di insegnamento e ricerca.

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Werner Arber

Werner Arber, microbiologo e genetista di Basilea vincitore del premio Nobel.
Werner Arber, microbiologo e genetista di Basilea vincitore del premio Nobel.

Micro – eppure molto grande

*1929: Il microbiologo e genetista, che ha condotto per lungo tempo il biocentro dell'università di Basilea, è stato insignito nel 1978 del premio Nobel per la medicina e la fisiologia. Dal 2011 al 2017 è stato presidente dell'accademia papale delle scienze - nei 400 anni dell'accademia fu il primo a non appartenere alla chiesa romano-cattolica.

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Silvia Bächli

Colpire le persone coi disegni

*1956: ancora giovane, nel 1976 Silvia Bächli si è trasferita a Basilea per frequentare la Scuola d'arte. Ancora oggi vive a Basilea ed è diventata una delle principali disegnatrici contemporanee. Le sue opere sono esposte in importanti musei sia in Svizzera che all'estero. A Basilea ha esposto tra l'altro alla Kunsthalle e al Museo d'arte contemporanea. È stata una delle poche artiste svizzere a partecipare, nel 2009, alla Biennale di Venezia. Con le sue opere, Silvia Bächli, ha ottenuto molti riconoscimenti, tra cui il Prix Meret Oppenheim. Anche la città di Basilea ha onorato l'artista consegnandole il premio culturale nel 2014.
 

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Karl Barth

«Si può avere gioia soltanto generando gioia»

*1886, †1968: Karl Barth, nato a Basilea, è stato uno dei grandi teologici evangelico-riformati del ventesimo secolo. Chiamato nel 1930 a Bonn, nel 1934 ha perso la cattedra universitaria, dopo avere rifiutato il giuramento dei funzionari per Hitler. Nel 1935 è tornato a Basilea, dove ha operato fino al 1962 come professore per la teologia sistematica. Barth è stato un cofondatore della «chiesa riconoscente» e si è sempre espresso criticamente nei confronti della politica.

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Jakob, Johann e Daniel Bernoulli

Conoscenza concentrata

I Bernoulli sono stati una dinastia di matematici di spicco a Basilea nel diciassettesimo e diciottesimo secolo. Jakob, Johann e Daniel avevano conoscenze approfondite di matematica e fisica; si sono dedicati tra l'altro con energia allo studio della meccanica dei fluidi. Il ramo di Basilea della famiglia Bernoulli proviene da un protestante olandese, che era emigrato per motivi legati alla fede religiosa.

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Ernst e Hildy Beyeler

L'arte di collezionare l'arte

Ernst e Hildy Beyeler sono stati collezionisti e amanti dell'arte, hanno raccolto opere della modernità classica - come di Picasso, Mirò e Seurat - e hanno gestito a Basilea una famosa galleria. I Beyeler sono stati al centro della scena artistica di Basilea e nel 1970 hanno cofondato Art Basel, la più importante fiera a livello internazionale per l'arte moderna e contemporanea. La loro collezione, una delle più significative del mondo, è esposta nella Fondazione Beyeler a Riehen, da loro fondata.

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Arnold Böcklin

Simbolista con forza espressiva

*1827, †1901: Arnold Böcklin è stato un pittore, un disegnatore, un grafico e uno scultore di Basilea. Il suo dipinto più famoso, «L'isola dei morti», ha avuto un grande successo. L'ha prodotto in parecchie versioni, che sono esposte in importanti musei in Europa e negli USA. La versione originale si trova al museo dell'arte di Basilea. Böcklin è uno dei rappresentanti principali del simbolismo tedesco e uno degli artisti più importanti della sua epoca.

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Sebastian Brant

Il primo autore di bestseller

*1457, †1521: Sebastian Brant ha scritto il libro tedesco di maggior successo prima della Riforma: «La nave dei folli». Nella sua satira moralista in versi, Brant descrive in 112 capitoli i vizi più comuni dei suoi prossimi. Il testo è illustrato con xilografie, che in parte sono da attribuire ad Albrecht Dürer. Brant è stato un giurista, ha tenuto lezioni e ha lavorato come avvocato, giudice e pubblicista a Basilea.

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Jacob Burckhardt

Istruzione con i quadri

*1818, †1897: Il ritratto di Jaboc Burckhardt è già passato per molte mani - dal 1995 è raffigurato sulla banconota da mille franchi svizzeri. Burckhardt è considerato il cofondatore della storia dell'arte moderna. È stato professore a Basilea di storia dell'arte e della storia. Ha fondato la sua fama come scienziato tra l'altro con le sue opere «La cultura del Rinascimento in Italia» e «Osservazioni della storia mondiale».

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Arthur Cohn

Hollywood a Basilea

*1927: Il produttore cinematografico nato a Basilea ha vinto molto premi cinematografici nella sua carriera, tra cui molti Oscar. È stato il primo produttore non americano a ottenere una stella sulla «Walk of Fame». Cohn, che ha ancora la sua residenza a Basilea, non vuole a rinunciare di celebrare qui la première europea dei suoi film.

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Bettina Eichin

Arte per pensare

*1942: chi vive a Basilea conosce l'opera più famosa di Bettina Eichin: la scultura di bronzo «Helvetia in viaggio» che siede, pensierosa, sul Mittlere Rheinbrücke, con accanto valigia, scudo e giavellotto. Negli anni 60 Bettina Eichin è stata una delle prime donne a intraprendere la professione di scultrice di opere in pietra e marmo. Oggi non lavora più con la pietra ma col bronzo. Nel suo Atelier di Basilea crea opere d'arte con cui lancia al mondo messaggi di carattere politico-sociale. Le «Markttische» nel piccolo chiostro dell'antica cattedrale di Basilea sono monumenti commemorativi del disastro chimico che ha colpito il deposito svizzero di Sandoz nel 1986.

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Erasmo da Rotterdam

L'umanista e l'erudito universale

*1469, †1536: L'ecclesiastico cattolico è venuto a Basilea nel 1514 per far stampare qui le sue opere nel laboratorio di Johann Froben. Quando si è imposta la Riforma, per alcuni anni è andato a Friburgo a Breisgau, tuttavia nel 1535 è tornato a Basilea. Quando è morto nel 1536, ha lasciato numerosi scritti, che sono rimasti nella maggior parte dei casi a Basilea grazie all'erede principale di Erasmo, Bonifacius Amerbach ((Anker zu Amerbach)). Oggi il lascito di Erasmo può essere visto nel museo della storia e nella biblioteca dell'università di Basilea. Che Erasmo fosse molto apprezzato a Basilea, lo dimostra anche il fatto che - in quanto ecclesiastico cattolico -sia stato inumato nella cattedrale protestante di Basilea.

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Leonhard Euler

Matematica come passione

*1707, †1783: Che cosa hanno in comune ∑ e π ? L'utilizzo di questi due simboli in matematica è da far risalire - accanto a molti altri - al matematico di Basilea Leonardo Eulero. Eulero è stato incredibilmente produttivo, il catalogo delle sue opere comprende più di ottocento contributi di ricerca. Ha studiato a Basilea ed è stato chiamato da Daniel Bernoulli all'accademia di San Pietroburgo dove, con l'esclusione di alcuni anni passati a Berlino, è rimasto fino alla sua morte.

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Swiss Indoors che si svolgono a Basilea.

Roger Federer

Gioco, partita e incontro

*1981: Nato a Basilea e 20 volte vincitore del Grande Slam, la star del tennis Roger Federer viene spesso indicata come «il miglior giocatore di tutti i tempi». A ragion veduta, perché per 310 settimane è stato in testa alla classifica mondiale e ha vinto complessivamente 103 titoli. Federer da bambino si è allenato al tennis club di Basilea «Old Boys», è stato raccattapalle al torneo ATP di Basilea e ha partecipato ogni volta che gli è stato possibile agli Swiss Indoors a Basilea, il suo torneo casalingo.

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Johann Peter Hebel

Cantare una canzone su Basilea...

*1760, †1826: Johann Peter Hebel è nato Basilea. Il poeta, teologo e insegnante è conosciuto soprattutto per le sue «poesie alemanne» und «storie di calendario» in dialetto alemanno. L'«amico renano» e la «canzone di Basilea» – «Z'Basel an mym Rhy» – dimostrano il suo legame con Basilea. Quest'ultima opera è diventata un inno di Basilea ed è possibile ascoltarla a ogni carnevale.

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Jacques Herzog e Pierre de Meuron

Una buona costruzione

*entrambi 1950: Jacques Herzog e Pierre de Meuron hanno ottenuto una fama mondiale con il loro studio comune d'architettura a Basilea. A Basilea e nella regione possono essere ammirati, come loro opere, la fiera, la torre di Roche, il complesso St. Jakobs-Park, lo Schaulager, la cabina di manovra e la VitraHaus. Le loro costruzioni innovative sono presenti tuttavia in tutto il modo: come la Tate Modern a Londra, lo stadio nazionale di Pechino e la filarmonia sull'Elba ad Amburgo.

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Hermann Hesse

Affermazione a Basilea

*1877, †1962: Hermann Hesse ha iniziato la sua carriera come scrittore a Basilea ed è poi tornato in seguito ancora una volta in città. Nell'autunno del 1899 è venuto da giovane in città per lavorare in un antiquariato rinomato. Dato che i suoi genitori hanno mantenuto i contatti con delle famiglie di letterati di Basilea, gli si è aperto un cosmo intellettuale e artistico. Verso il 1903 l'editore Samuel Fischer si è accorto di lui - e ha pubblicato «Peter Camenzind»: è stato l'affermazione di Hesse. È rimasto nella città fino al 1904, ha sposato la fotografa Maria Bernoulli e si è trasferito con lei in campagna. Nel 1924 è tornato Basilea e ha scritto «ll lupo della steppa».

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Albert Hofmann

Il drogato involontario

*1906, †2008: Albert Hofmann è stato un chimico. Ha vissuto e ricercato dal 1929 fino al 1971 presso Sandoz a Basilea, dove ha isolato e sintetizzato principi attivi di importanti medicinali. Sulla scia di questo lavoro ha scoperto nel 1943 - per caso - l'effetto allucinogeno dell'LSD e ha eseguito il suo famoso esperimento condotto su se stesso.

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Carl Gustav Jung

Ricercatore dell’inconscio collettivo

*1875, †1961: Lo psichiatra svizzero Carl Gustav Jung fu il fondatore della psicologia analitica. Ispirandosi a Sigmund Freud, svolse ricerche sull’inconscio collettivo e coniò concetti quali archetipi, complessi, ombre, animus e anima. Dopo aver studiato all’università di Basilea, si specializzò in psichiatria, basandosi sulle proprie esperienze con fenomeni spettrali inspiegabili.  Nel 1933 fondò la Basler Psychologische Gesellschaft (Società psicologica di Basilea) e, nello stesso anno, divenne presidente della Allgemeine Ärztliche Gesellschaft für Psychotherapie (Società medica generale di psicoterapia). Nel 1945 fondò la Schweizerische Gesellschaft für praktische Psychologie (Società svizzera di psicologia pratica).

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Hans Holbein il Giovane

Immortalato per l'eternità

*1497, †1543: Hans Holbein il Giovane è stato un grande artista in epoche agitate. Originariamente di Augsburg, ha vissuto e lavorato comunque ripetutamente a Basilea e ha ottenuto nel 1520 persino il diritto civile locale. Holbein ha lasciato diverse opere famose, la più affascinante è il «Cristo nella tomba» del 1521, che può essere visto nel museo d'arte di Basilea. Il quadro mostra con dettagli scioccanti una salma maltrattata - nessun Figlio di Dio che suscita compassione, bensì un corpo umano morto, che si sta decomponendo. Quest'opera è riuscita a entrare anche nella letteratura: nell'opera «L'idiota» di Dostoevskij si afferma che avrebbe la forza di annientare la fede.

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Karl Jaspers

Un tardo svizzero

*1883, †1969: Karl Jaspers è stato filosofo e psichiatra di fama mondiale. È stato un'importante personalità della sua epoca, la sua opera comprende scritti filosofici, storici e politici. Lo scambio epistolare tra lui e Hanna Arendt è considerato come uno dei documenti più importanti della vita intellettuale tedesca del ventesimo secolo. Jaspers è stato professore di filosofia a Heidelberg, nel 1937 tuttavia è stato obbligato alla pensione dai Nazionalsocialisti e nel 1938 gli è stato imposto un divieto di pubblicazione. Deluso dallo sviluppo della Germania dopo il Nazionalsocialismo, ha seguito nel 1948 la fama all'università di Basilea e ha ottenuto nel 1967 la cittadinanza svizzera.

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Bruno Manser

Una voce forte per la foresta pluviale

*1954: Nato a Basilea, Manser ha profuso tutta la sua energia vitale per le popolazioni indigene e ha manifestato contro la distruzione della foresta pluviale da parte dell'industria del legname. Dal 1984 fino al 1990 ha vissuto in Malesia presso la popolazione dei Penan, una delle ultime popolazioni indigene del mondo che vivano da nomadi. In seguito è stato espulso dal governo malesiano ed è stato dichiarato persona non grata. Da un viaggio in Malesia nel 2000 Manser è dato per disperso. Il fondo Bruno Manser, da lui fondato a Basilea, porta avanti il suo lavoro.

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Margaretha Merian

La donatrice devota

*1806, †1886: Basilea ringrazia i coniugi Christoph e Margaretha Merian per la ricca vita sociale e culturale. Margaretha Burckhardt era figlia di un fabbricante di nastri di seta basilese. Terminata la scuola ha sposato Christoph Merian, figlio anch'egli di una ricca famiglia di Basilea che, per le nozze, ha donato alla coppia la residenza di Brüglingen, vicino a Basilea. Quando ha ereditato i beni dei genitori, Christoph Merian è entrato in possesso di un'ingente ricchezza, poi accresciuta con un' abile amministrazione. Christoph e Margaretha non hanno avuto figli. Hanno condotto una vita devota, sostenendo numerose opere sociali e religiose. Alla sua morte, nel 1886, Margaretha Merian ha donato le sue proprietà alla città di Basilea che ha quindi istituito l'influente fondazione Christoph Merian.
 

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Friedrich Wilhelm Nietzsche

Il filosofo tragico

*1844, †1900: Friedrich Nietzsche è stato professore tra il 1869 e il 1879 di filologia classica a Basilea. Qui ha pubblicato la sua più grande opera, «La nascita della tragedia dallo spirito della musica». E qui ha avuto luogo la sua metamorfosi da filologo universitario e da wagneriano entusiasta a scrittore filosofico, che ha scosso le fisse basi dei valori trasmessi. A causa di problemi di salute e di un processo di perdita della vista sempre più forte, ha dovuto farsi mandare in pensione nel 1879 e ha viaggiato come apolide in Europa. Nel 1889, già gravemente malato dal punto di vista psichico, è tornato nuovamente a Basilea e ha passato alcuni giorni nel «manicomio Friedmatt» (oggi cliniche psichiatriche universitarie), prima di rientrare in Germania e di morire in ottenebramento mentale, senza rendersi conto della sua nascente fama.

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Peter Ochs

Il padre della costituzione elvetica

*1752, †1821: Peter Ochs ha fatto storia – da una parte come autore della «Storia della città e della Campagna di Basilea» e dall'altra anche come autore di un fondamento della costituzione elvetica attuale, che è stata chiamata dai suoi oppositori politici «Ochsenbüchlein», ossia «Il libretto dell’asino». L'atteggiamento liberale di Ochs e il suo essere alfiere per l'Illuminismo non è stato apprezzato da molti suoi contemporanei: il politico e giurista di Basilea era così poco amato negli ambienti conservati che i suoi figli hanno preso il cognome della loro madre ancora quando lui era in vita.

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Meret Oppenheim

Surrealisticamente bello

*1913, †1985: Meret Oppenheim ha fatto parte dell'associazione di artisti «Gruppo 33» ed è diventato celebre nella cerchia dei surrealisti parigini. Una delle sue opere più importanti è «Déjeuner en fourrure», la tazza di pelliccia, che è esposta al Museum of Modern Art di New York. Oppenheim ha posato come modella per Man Ray per la serie fotografica «Erotique Voilée», che le ha portato la denominazione di «musa dei surrealisti». L'artista, cresciuta a Basilea, ha vissuto a fasi alterne a Basilea, a Parigi, a Berna e in Ticino.

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Paracelsus

Medicina per tutti!

*1493, †1541: Paracelso è stato il primo letterato a tenere lezioni in tedesco alla facoltà di medicina di Basilea. Il dottore, l'alchimista, l'astrologo, il mistico e il filosofo, che era stato battezzato con il nome di Theophrastus Bombastus von Hohenheim, aveva studiato all'università di Basilea - in latino. Quando vi è ritornato nel 1527, ha insegnato in tedesco - e ha aperto le sue lezioni al pubblico generale. In questo modo si è reso non amato presso i medici e i farmacisti. Dato che ha criticato in modo pungente la medicina del suo tempo e la mera conoscenza dei libri dei suoi colleghi, ha dovuto costantemente fuggire. Ha dovuto farlo anche da Basilea nel 1528, per tutelarsi da una procedura giudiziaria senza speranza. Nonostante la sua cattiva fama, i suoi successi di guarigione sono stati leggendari. È morto nel 1541 a Salisburgo.

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Enea Silvio Piccolomini

Il papa da Basilea

*1405, †1464: Enea Silvio Piccolomini ha elaborato uno scritto famoso su Basilea nel 1433. Il giurista e poeta è stato all'epoca accompagnatore del cardinale Domenico Capranica al Concilio di Basilea. Nel 1458 Piccolomini è stato eletto papa col nome di Pio II. In tale posizione ha aiutato Basilea a fondare la sua università nel 1460.

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Tadeus Reichstein

Cortisone e vitamina C

*1897, †1996: Tadeus Reichstein ha scoperto l'effetto terapeutico del cortisone - per il quale, assieme ai suoi coricercatori, è stato insignito del premio Nobel per la medicina. Anche la produzione artificiale della vitamina C è da far risalire a Reichstein: secondo la sua procedura, l'azienda farmaceutica Hoffmann-La Roche ha prodotto già nel 1934 più di 50 kg di vitamina C. Reichstein ha vissuto a partire dal 1938 a Basilea, dove ha diretto l'istituto farmaceutico dell'università di Basilea e a partire dal 1946 ha detenuto la cattedra di chimica organica. Dal 1960 fino al suo ritiro nel 1967 è stato direttore dell'istituto di chimica organica all'università di Basilea.

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Wibrandis Rosenblatt

Sposata con la Riforma

*1504, †1564: Wibrandis Rosenblatt ha condotto una vita movimentata in un periodo tormentato. Ha vissuto a Basilea, Strasburgo e Cambridge, attraversando non solo le turbolenze della Riforma, ma anche colpi del destino personali. Si è sposata quattro volte ed è rimasta vedova quattro volte. Quale moglie di tre importanti riformatori (Johannes Oekolampad, Johann Wolfgang Capito e Martin Butzer) ha aderito apertamente al pensiero riformista: gesto coraggioso, poiché diventare moglie di un pastore era una provocazione. Come moglie del pastore ha dettato i parametri del nuovo ruolo: oltre ad occuparsi dei lavori domestici e dei figli, ha sempre tenuta aperta la porta ai bisognosi, ha ospitato famosi riformatori come Huldrych Zwingli e ha dato asilo ai rifugiati religiosi. Dopo la sua morte, nel 1564, è stata sepolta nel chiostro dell'antica cattedrale di Basilea.
 

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Iris von Roten

La pioniera

*1917, †1990: Iris von Roten, femminista della prima ora, proveniva da una famiglia dell'alta borghesia basilese. Polemica e intransigente, si è attivata per l'uguaglianza tra uomo e donna, in cui è riuscita anche nella vita privata. Anche dopo la nascita della figlia Hortensia ha continuato a lavorare come giurista, giornalista e scrittrice. Ha fatto scalpore nel 1958 col libro «Frauen im Laufgitter», dove formula richieste come l'introduzione del diritto di voto della donna che si imporrà solo anni dopo. «Frauen im Laufgitter» è stato riscoperto solo negli anni 80 e da allora è divenuto un testo di riferimento del femminismo.

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Maja Sacher

Grande promotrice dell'arte

*1896, †1989: Maja Sacher, mecenate, ha segnato la vita culturale di Basilea. In contatto con artisti famosi come Max Ernst, Jean Tinguely o Piet Mondrian, negli anni 80 ha permesso di inaugurare, a Basilea, il primo museo d'arte contemporanea al mondo. Nel 1921 ha sposato Emanuel Hoffmann, figlio del fondatore del gruppo farmaceutico. Condividendo la passione per l'arte contemporanea, la coppia ha iniziato a raccogliere opere d'arte. Dopo la morte prematura del marito, Maja ha proseguito il suo impegno creando la Fondazione Emanuel Hoffmann. A lei il Kunstmuseum Basel deve molte importanti opere dell'arte moderna. Nel 1934 Maja Hoffmann-Stehlin si è sposata una seconda volta, col dirigente Paul Sacher. Grazie all'ingente patrimonio di Maja, la coppia ha potuto sostenere più di sessanta compositori, tra cui Béla Bartók o Igor Stravinski.
 

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Paul Sacher

Significativo dal punto di vista musicale

*1906, †1999: Paul Sacher è stato musicista e mecenate. Per più di settanta anni ha caratterizzato e incentivato la cultura musicale di Basilea. Ha fondato l'orchestra da camera di Basilea, la Schola Cantorum e la fondazione Paul Sacher per la musica contemporanea. Con i suoi incarichi di composizione affidati a Béla Bartók, Igor Strawinsky, Richard Strauss e molti altri, li ha sostenuti e ha incentivato la musica del ventesimo secolo in modo determinante. I mezzi materiali a tal fine li ha ottenuti tramite il matrimonio con Maja Hoffemann-Stehlin, la vedova di Emanuel Hoffmann, il cui padre Fritz Hoffmann-La Roche aveva fondato l'impresa farmaceutica con lo stesso nome. La Fondazione Paul Sacher sulla Münsterplatz a Basilea attrae con le sue opere postume di compositori ricercatori e musicisti da tutto il mondo.

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Meta von Salis

Pioniera dell'emancipazione

*1855, †1929: Meta von Salis è stata la prima storica della Svizzera. Nata in una famiglia aristocratica grigionese, è cresciuta nel castello di Marschlin, a Landquart. Fin da piccola ha subito, in famiglia, gli svantaggi di essere donna. Opponendosi al padre, nel 1883 si è iscritta all'Università di Zurigo, studiando storia e filosofia. Dopo gli studi, come scrittrice, giornalista e conferenziera, si è impegnata con fervore per i diritti delle donne e nel 1887, prima volta nella Svizzera tedesca, ha chiesto l'introduzione del diritto di voto per le donne. Dal 1910 alla morte, Meta von Salis ha vissuto con l'amica di sempre Hedwig Kym e il marito di lei a Basilea.

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Patty Schnyder

Talento del tennis

*1978: La giocatrice di tennis professionista di Bottmingen presso Basilea è riuscita a entrare nella top 10 del WTA. Nel corso della sua carriere è riuscita a ottenere costantemente delle vittorie spettacolari contro le prime della classifica mondiale, come Steffi Graf, Martina Hingis e Serena Williams. Nel 2011, dopo 16 anni, si è ritirata dallo sport del tennis. Dal 2016 commenta gli incontri della Fedcup svizzera alla televisione svizzera.

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Jean Tinguely

Magia dal metallo

*1925, †1991: Jean Tinguely – l'uomo che trasformava i rottami di metallo in arte – è cresciuto a Basilea. Ha frequentato l'istituto professione e ha concluso un apprendistato come decoratore. Dopo aver spostato Eva Aeppli, Tinguely si è trasferito a Parigi, tuttavia ha mantenuto un legame stretto con Basilea per tutta la vita. E con la fontana del carnevale sulla Theaterplatz ha creato un'opera magica al centro di Basilea, che ammalia tutti. Molte altre delle sue opere sono esposte al «Museo Jean Tinguely» a Basilea. Nel 1971 Jean Tinguely ha sposato in seconde nozze la famosa artista Niki de Saint Phalle.

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Urs Widmer

Libro e palcoscenico

*1938, †2014: Lo scrittore, drammaturgo e traduttore, originario di Basilea, è stato premiato in numerose occasioni. Con humor, ironie e poesia ha cercato ciò che costituisca l'uomo e ha scoperto talvolta delle spiacevoli verità. I suoi romanzi autobiografici «L'amante di mia madre» e «Il libro di mio padre» hanno ottenuto molta considerazione. La sua pièce teatrale «Top Dogs», che parla di dirigenti licenziati, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica.

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Peter Zumthor

Costruire partendo dalla forza del luogo

*1943: Perfezionista, individualista, artigiano, genio. L'architetto di Basilea Peter Zumthor ha seguito la sua mano e il suo cuore nei suoi progetti e nelle sue creazioni. Emergono costruzioni che sono fortemente ancorate al loro ambiente circostante. Nel 2009 è stato insignito del rinomatissimo premio Pritzker per l'opera della sua vita. Tra le sue tematiche più conosciute ci sono le terme a Vals e la casa d'arte di Bregenza.

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Adolf Portmann

Biologo, antropologo e filosofo

*1897, †1982: Adolf Portmann nacque a Basilea dove, nel 1921, presso l'Università, conseguì il dottorato con una tesi sugli odonati (libellule). Successivamente visse a Ginevra, Monaco di Baviera, Parigi e Berlino e quindi lavorò nei laboratori marini di Banyuls-sur-Mer, Roscoff, Villefranche-sur-Mer e Helgoland, dove condusse ricerche sulle lumache marine. Nel 1931 divenne professore di Zoologia presso l'Università di Basilea. Interessato a molteplici aspetti del sapere, Portmann condusse studi approfonditi sul comportamento degli uccelli, la morfologia (anatomia comparata) dei vertebrati, lo sviluppo ontogenetico, in particolare quello dell'uomo; a questo proposito riconobbe una particolare posizione dell'uomo in considerazione dei primi anni di vita. Nel 1976 ricevette la prestigiosa Medaglia d’oro della Humboldt Gesellschaft.

Opere principali: La forma degli animali (1948), Einführung in die vergleichende Morphologie der Wirbeltiere 1959), Das Tier als soziales Wesen (1953) und Biologie und Geist (1956)

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